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jueves, 5 de diciembre de 2013

Ley del Niño: Acción para una metodología innovadora

http://tengofamiglia.wordpress.com/2013/12/04/child-law-action-for-an-innovative-methodology/


El proyecto RECLAMACIÓN ( Ley del Niño: Acción para una metodología innovadora ) , financiado por la Comisión Europea - "Derechos Fundamentales y Ciudadanía Programa" - se extiende desde diciembre de 2012 y durará hasta diciembre de 2014.
El proyecto está a cargo de Save the Children Italia , que coordina las actividades que se realizarán en colaboración con socios académicos e institucionales, como la ' Universidad de Roma , la Organización de Derecho Público Europeo de Atenas, en colaboración con la Universidad Nacional y Kapodistrian de Atenas y la Universidad Comillas en Madrid , junto con La Merced Migraciones .
El objetivo general del proyecto es fomentar la promoción de los derechos del niño a través de la aplicación de las medidas en niños de Justicia del Consejo de Europa.
¿Por qué
En nuestro país, sino también en España y Grecia, es imposible para un niño para hacer valer sus derechos de manera independiente en la etapa de juicio y la falta de asistencia jurídica especializada a menudo son un factor de riesgo grave en comparación con la pérdida de disfrute oportunidades de vida, la exclusión social y la desviación de peligro. El sistema de justicia en Italia está todavía lejos de ser adecuado para los niños. Esto no sólo cuando se trata de procesos que afectan el derecho de familia.
Capofila del progetto è Save the Children Italia, che coordina le attività da implementare in collaborazione con partner istituzionali e accademici quali: l’Università Roma Tre, la European Public Law Organization di Atene in collaborazione con la National and Kapodistrian University of Athens e La Universidad Comillas di Madrid assieme a La Merced Migraciones.
L’obiettivo generale del progetto è favorire la promozione dei diritti dei minori attraverso l’implementazione delle misure previste dalla Child friendly Justicedel Consiglio d’Europa.
Perché
Nel nostro Paese, ma anche in Spagna e Grecia, l’impossibilità per un minore di far valere in via autonoma i propri diritti in fase di giudizio e la mancanza di un’assistenza legale specializzata rappresentano spesso un grave fattore di rischio rispetto al mancato godimento di opportunità di vita, all’esclusione sociale e al pericolo devianza. Il sistema di giustizia in Italia è ancora ben lontano dall’essere a misura di bambino. Questo non solo quando si parla di procedimenti che investono il diritto di famiglia.
L’accesso alla giustizia da parte dei più piccoli è reso difficile da vari fattori, sia in ambito penale che in quello civile o amministrativo, quali la difficoltà di informare in modo corretto i bambini e le bambine su figure e ruoli del sistema giudiziario italiano, l’impossibilità anche per gli adolescenti di nominare autonomamente un proprio rappresentante per far valere i propri diritti in sede civile, la mancanza di specializzazione da parte dei giudici ordinari che si occupano di minori. Inoltre, non esiste un sistema statistico di raccolta dati specifici sulle realtà minorili all’interno del sistema giustizia, gli unici dati disponibili sono quelli relativi ai giovani autori di reato, così come non esiste un unico organo giudicante specializzato su esigenze e bisogni dei minori e per tutte le controversie in cui sono coinvolti.
Come
Uno sportello legale, una piattaforma online con una guida scaricabile rivolta ai minori per (ri)conocere i propri diritti, e la puntata pilota di una web serie per promuovere e facilitare l’accesso alla giustizia da parte dei più piccoli. Per favorire l’attuazione delle misure europee, il progetto ha scelto un approccio multidisciplinare e multilivello che coinvolge professionisti legali (avvocati, procuratori, giudici), accademici, operatori sociali e i minori stessi.

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